CHIRURGIA E MICROCHIRURGIA DEL NERVO PERIFERICO DEGLI ARTI SUPERIORI E INFERIORI E DEL PLESSO BRACHIALE
Si tratta della branca chirurgica che si occupa di risolvere le patologie a carico dei nervi periferici. Questi sono i prolungamenti (neuriti) delle cellule nervose che si trovano nella corteccia cerebrale e nel midollo spinale. La cellula nervosa è costituita da un corpo cellulare e dal suo prolungamento, che raggiunge gli organi periferici. Tanti prolungamenti, uniti insieme in una sorta di cavo elettrico, costituiscono il nervo periferico.
Il nervo periferico è capace di condurre elettricità tramite una cellula specializzata: la cellula di Swann. Rispetto al cavo elettrico normale che ha una guaina continua, la cellula di Swann interrompe secondo intervalli continui l’avvolgimento del nervo e consente agli elettroni di saltare da un nodo all’altro e velocizzare così il flusso elettrico del nervo (conduzione saltatoria). La cellula di Swann è avvolta intorno al nervo e forma la cosiddetta “guaina mielinica”. L’integrità della guaina mielinica è fondamentale per il corretto funzionamento del nervo.
Il nervo periferico ha la funzione di trasportare il messaggio elettrico dal centro alla periferia e, viceversa, dalla periferia al centro. La cellula della corteccia cerebrale invia l’ordine alla cellula del midollo spinale; questa a sua volta lo invia all’organo motorio, ovvero il muscolo striato, di cui ne comanda la contrazione: il nervo attraverso cui passa quest’ordine è un nervo motorio. Tutti gli impulsi che invece partono dalla periferia giungono alla cellula del midollo spinale e quindi alla cellula della corteccia cerebrale. Il nervo che conduce questo messaggio è un nervo sensitivo. Gli organi che inviano messaggi dalla periferia al centro sono specializzati nelle varie forme di sensibilità: la sensibilità termica (caldo-freddo), la sensibilità dolorifica(dolore nelle sue varie forme), la sensibilità tattile-pressoria (il toccare e la pressione) e la sensibilità propriocettiva (lo stato funzionale dell’organo nel tempo e nello spazio).
Le patologie dei nervi periferici e il loro trattamento
I nervi periferici hanno due caratteristiche anatomiche particolari: la prima è che non hanno delle arterie di proprietà, ma sono nutriti da una rete vascolare periferica, ovvero da un sistema che somiglia a un impianto di irrigazione di un prato; la seconda à che sono protetti da strutture a tubo, o canali osteofibrosi, che li proteggono da traumi esterni. Tuttavia quando all’interno di queste strutture canalicolari lo spazio a disposizione del nervo diminuisce, per svariate ragioni si riduce anche la fornitura normale di ossigeno che proviene dalla rete delle arterie periferiche; si crea quindi uno stato di ipossigenazione, o ischemia del nervo. In pratica si crea una situazione di discrepanza tra contenente e contenuto. La patologia che ne deriva è la compressione del nervo periferico o “sindrome canalicolare”. Tutti i nervi periferici possono incorrere in questa patologia. Ricordiamo le più frequenti come la sindrome del tunnel carpale o la compressione del nervo ulnare al gomito.
Il nervo periferico può essere esposto a traumi da taglio o da schiacciamento violento che portano alla sua interruzione. Quando si ha una compressione nervosa, questa situazione patologica viene definita “neuroaprassia” o “assonotmesi”. L’interruzione del nervo è definita invece “neurotmesi”. Nel primo caso la terapia sarà conservativa: si prescrivono farmaci neurotrofi oppure si apre chirurgicamente il canale osteofibroso all’interno del quale il nervo è compresso. Questa procedura è detta “neurolisi”. Nel secondo caso invece, ovvero quando il nervo è interrotto, bisogna favorire la sua rigenerazione e ricongiungere i due monconi direttamente o con innesti nervosi: si tratta di segmenti nervosi presi in prestito da nervi minori il cui sacrificio non porta assolutamente altre conseguenze. La sutura per congiungere i monconi richiede l’uso di fili molto piccoli che a loro volta richiedono l’uso del microscopio operatore per ingrandire il campo operatorio (microchirurgia).
Ricapitolando…
Neurolisi
La neurolisi è la liberazione chirurgica del nervo periferico da uno spazio ristretto o da tessuti aderenziali cicatriziali.
Neuroplastica
La neuroplastica consiste nell’adattare il tronco nervoso lesionato a una forma congrua per la trasmissione nervosa: prevede l’esportazione di parti lesionate periferiche e la protezione dello stesso tronco nervoso attraverso tessuti morbidi e vascolarizzati, capaci di creare un ambiente più adatto alla funzione nervosa.
Innesti nervosi
Gli innesti di segmenti nervosi tra due monconi lesionati consentono la corretta ricostruzione della lesione con discontinuità del nervo periferico. Questi innesti sono frammenti di nervo che possono essere semplici o multipli: vengono prelevati da nervi sensitivi periferici di scarso interesse funzionale, in modo che il loro sacrificio non comporti ulteriori danni. Di solito il nervo utilizzato è il nervo surale.
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